"UNTITLED" * 09 Photograph

La percezione del proprio corpo come zona di confine tra il mondo interiore ed esteriore, si trasforma nella condivisione del gioco del doppio sguardo. Anna F. quando sente che il luogo è energia, ferma un passante, si mette a chiacchierare con lui, poi gli offre la sua macchina fotografica e lo invita a scattare una foto di lei di schiena successivamente fotografa il luogo come memoria esperienziale. L’esperienza diventa mettersi in gioco tra sospensioni di realtà e immaginario, creata dagli incontri inopinati ; esibendo se stessa scopre l’universo delle relazioni sociali e personali. …“Guardare se stessi come in un segreto…Il mio lavoro inizia dalla mia biografia e dai miei rituali quotidiani esplorando le sensazioni e le emozioni. L’idea è di partire da un soggetto specifico (il mio corpo) per arrivare ad un punto più generale (il trascorrere della vita e del suo senso). Partendo dalla esplorazione del corpo come involucro esterno, lo scalfisco per arrivare a conoscerne e condividerne la sostanza intima. Il corpo diventa contenitore delle diverse relazioni, delle differenti identità, territori, memorie, tempo e si trasforma in traccia, cicatrice, segno, .…. dimenticarmi di me per essere solo l’esperienza, dilatarmi in altre forme e seguirle, ripercorrere, solchi che devo attraversare in tutta la loro espansione fino al sentire i miei limiti se voglio giungere dove già mi trovo….la mia personalità non si arresta ai contorni del corpo, ma esiste un tutto collegato tra i presenti e gli assenti… non perderne la traccia…Le immagini tendono a coincidere quando mi faccio intima ad esse.. piccola particella di corpo celeste in un continuo divenire …..” A. F.

Photography:Digital on Canvas

Original:One-of-a-kind Artwork

Size:11.8 W x 17.7 H x 0.8 D in

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